«Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt. 18,3) con queste parole risponde Gesù ai discepoli quando essi gli chiedono chi sia più grande nel Regno del Padre. Il bambino è compreso infatti nella sua capacità di accogliere, di essere malleabile, di rompere la rigidità degli schemi ai quali gli adulti sono vincolati. Ritornare come bambini significa desiderare di apprendere. E significa ritornare a fidarsi. A guardare le cose con sincerità. Con sguardo trasparente. Vivere una fiducia originaria, senza la quale non potremmo diventare uomini. Per questo motivo molti artisti, sin dall’inizio del Novecento, hanno ripensato al linguaggio dell’arte rifiutando la pittura tradizionale per ritrovare la dimensione primigenia e spontanea dell’atto creativo.
La mostra comprende opere di Pablo Picasso, Valentino Vago, Bruno Munari, Enrico Della Torre, Marc Chagall, Georges Braque, Ermes Bajoni, Hsiao Chin, Fausto Melotti, Daniela Novello, Nicola Villa, Ezio Minetti, Gaetano Fracassio, Mirco Marchelli, Alfredo Casali, Jean Dubuffet.