La tavola,
come metafora di un cenacolo, di un convivio domestico e insieme sacro.
Pochi oggetti – un pane, un paniere – bastano a stillare un senso di
sospensione e inviolabilità. Di rispetto e amore per un momento di comunione
che si consuma giornalmente sotto i nostri occhi, nelle nostre mani. Per
questo, Daniela Novello, scolpisce nella pietra chiara e rosata di Vicenza le
forme di una pagnotta spezzata, e piega il piombo, cucito quasi fosse un vimini
leggero, per formare le ceste umili di un pasto frugale che ha tutta
l’intensità di un cerimoniale mistico, avvolto nel silenzio e nella devozione.
Fino al 8 aprile 2016
dal martedì al sabato, 16.00/19.00 - al mattino su appuntamento (chiuso
festivi e dal 25 al 28 marzo)