Artisti in mostra Samuele Albani, Angelica Consoli, Irene Fenara,
Adi Haxhiaj, Silvia Infranco, Giulia Maiorano, Carlo Miele,
Stefan Milosavljevic’, Maria Teresa Ortoleva, Luca Pianella, Matteo Pizzolante, Thomas Scalco
Durante l’inaugurazione saranno premiati i
vincitori
Per il Premio San Fedele 2016_17 i giovani artisti hanno
riflettuto sul tema della LUCE.
“Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole”, è scritto nella Bibbia (Ecclesiaste 11,7). La rivelazione della luce è alla base dell’esperienza che noi facciamo del divino. Tutte le religioni pongono a fondamento dell’incontro con Dio la visione della luce. «Vedere» significa essere “illuminati”, per riconoscere la vita del mondo, per dare un orientamento al cammino dell’uomo, per discernere il bene dal male, facendo affiorare quanto più è originario nell’esistenza: il riconoscimento della presenza di Dio al cuore della storia. Nella storia dell’Occidente, la luce coincide con la rivelazione del Dio cristiano. Nel Novecento, si fa simbolo di una continua ricerca, del desiderio umano di trovare un approdo, una meta, un destino che “dia luce” all’intera esistenza. Quale luce è possibile oggi? Quale luce sarà in grado di illuminare il dramma della condizione umana, le strade incerte dell’uomo contemporaneo?
Su questi temi hanno riflettuto i giovani artisti del Premio San Fedele. Nella maggior parte dei casi, partendo dalle proprie esperienze, hanno cercato di tradurli in modo che il soggetto diventi luogo di riflessione, di interrogazione, di meditazione.
A cura
di Andrea Dall’Asta SJ e Daniele Astrologo
Abadal, Ilaria Bignotti, Chiara Canali, Stefano Castelli, Matteo
Galbiati, Chiara Gatti, Massimo Marchetti, Kevin McManus, Gabriele Salvaterra.
Fino al 28 ottobre 2017
martedì - sabato
16.00 – 19.00 (al mattino su appuntamento, chiuso i festivi)