Carroll assume come punto di partenza la drammaticità dell'esistenza umana colta nei ghetti, nelle periferie popolate di emarginati, di diseredati. L'artista raccoglie materiali abbandonati lungo le strade, per poi assemblarli in modo approssimativo, ricoprendoli in seguito con tele dipinte da colori smunti, pallidi, giallastri, quasi si trattasse di una realtà in decomposizione.
Poetica di riutilizzo di materiali, dunque. Raccogliere materiali già utilizzati e abbandonati, per poi manipolarli attraverso l'atto poetico della creazione artistica, significa farli rinascere, dar loro una nuova vita, sottraendoli all'oblio, alla corruzione della materia. All'inevitabilità della morte. Significa guardare con fiducia le cose che ci circondano, perchè si aprano al futuro. è un atto di gratuità.