inaugurazione 6 ottobre 2008, ore 18,30
Al confine tra cronaca e arte, in mezzo a una strada, c’è
un corpo dilaniato dalle pallottole. C'e' una pozza di sangue davanti alle case
screpolate, testimoni silenziose del delitto. E' in questa Palermo atroce e
reale - dove la metastasi della mafia deturpa anche le espressioni dei bimbi -
che Letizia Battaglia coglie il cuore vivo e nero della Sicilia. Nelle immagini
scarne del popolo, negli sguardi doloranti delle madri, nelle bocche dei morti
ammazzati, l'autrice pone interrogativi che non hanno risposta. - Provo
vergogna a fotografare gente ammanettata -, ha affermato. E dopo essere stata
attiva in politica nella giunta di Leoluca Orlando e vincitrice del prestigioso
premio - W. Eugene Smith Award -, decide di lavorare in carcere per restituire
speranza a chi non aveva scampo e vuole cambiare. I suoi reportage, iniziati
per il quotidiano L'Ora di Palermo negli anni Settanta, hanno girato il mondo.
Sono immagini secche e piene di compassione, che parlano di vita nonostante
tutto e diventano plastiche nell'incrollabile fiducia di cambiamento della
fotografa siciliana.
Fino al 11 novembre 2008
6–19 dal martedì al sabato, al mattino su richiesta, chiuso i festivi