Presso il San Fedele si inaugurano in contemporanea due importanti eventi.
Il primo s’incentra su
Nanda Vigo, artista, nonché architetto e designer, celebre per le sue ricerche sulla luce, sul rapporto tempo/spazio, luce/trasparenza, che l’hanno condotta negli anni a intraprendere alcuni grandi progetti con i maggiori artisti del nostro tempo, a partire da Lucio Fontana. Presso gli spazi del Centro San Fedele saranno installate alcune opere, nelle quali l’artista mostra la sua grande capacità di creare un rapporto interdisciplinare tra arte, design e architettura. Nanda Vigo realizza queste installazioni negli spazi di percorrenza che conducono allo storico
Auditorium San Fedele e nei suoi luoghi d’ingresso, costruiti negli anni ’60.
Il secondo evento si svolgerà nel museo recentemente inaugurato (2014), adiacente alla chiesa di San Fedele: il
Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede, che già ospita opere di arte contemporanea di Claudio Parmiggiani, Jannis Kounellis, David Simpson, Mimmo Paladino, Nicola de Maria e Sean Shanahan, oltre alla Via Crucis e alla Pala del Sacro Cuore di Lucio Fontana, si arricchirà di alcune opere della collezione Nanda Vigo: si tratta di due lavori di
Piero Manzoni, che espose due volte presso la Galleria San Fedele, di un’opera dell’artista tedesco
Günther Uecker e di una tela di un altro importante artista tedesco
Otto Piene. Appartengono questi ultimi al Gruppo Zero, da cui emerge in modo particolare il carattere innovativo e di ricerca di quel gruppo di artisti europei, legati da vincoli di amicizia e di comune sentimento dell’arte, con una curiosità animata da «un’energia liquida», che li spinge ad alcune indagini tra le più interessanti degli anni ’50 e ’60.
È questa un’acquisizione di particolare rilievo per il museo che si offre nella sua capacità di integrare opere di carattere liturgico e teologico a lavori esplicitamente orientati ad approfondire ricerche umane di senso. Il museo continua dunque nel suo proporsi come unico nel suo genere, come itinerario di arte antica e contemporanea, di dialogo tra arte e fede.
Si ringrazia l’Archivio Nanda Vigo.