La mostra è a cura di Andrea Dall’Asta S.J., direttore
della Galleria San Fedele, e di Francesco Tedeschi, curatore della sezione
del Novecento delle Gallerie di Piazza Scala.
Delle 42 opere in mostra, provenienti dalle raccolte Intesa
Sanpaolo, da altre collezioni italiane e da prestiti concessi dagli stessi
artisti coinvolti, due sono state ideate appositamente per il progetto: la
scultura di Hidetoshi Nagasawa, che interpreta la figura simbolica dell’Axis
mundi – in diverse religioni collegamento tra Cielo, Terra e Inferi – e la Corona
di spine di Claudio Parmiggiani, uno dei rari interventi in Italia di arte
sacra, pensato da un artista per una chiesa, partendo da una riflessione
biblica e teologica.
Oltre. Le soglie dell’invisibile costruisce un dialogo tra
autori emblematici della contemporaneità e rappresentazioni storiche di
soggetti religiosi attraverso accostamenti tematici, in un dialogo tra arte
antica e contemporanea che intende mostrare la continuità di “valori” tra
epoche, culture e modalità espressive diverse. Le opere sviluppano così una
narrazione, tramite cui interpretare tensioni e direzioni di lettura che presentano
risvolti iconografici e di contenuto affini, pur attraverso linguaggi distanti.
L’Oltre rimanda al limite, al confine, alla possibilità di superare barriere,
interiori ed esteriori, ma anche a ciò che è inafferrabile, inaccessibile,
indefinibile, che si sottrae al possesso e alla dominazione dell’uomo. È questa
una dimensione, che se l’arte antica ha sviluppato percorrendo soprattutto le
strade della figurazione narrativa, in una continua reinterpretazione dei
racconti biblici, l’arte contemporanea ha invece indagato esplorando nuove
forme espressive, come quelle legate all’astrazione.
Il percorso espositivo prende avvio nelle Gallerie d’Italia –
Piazza Scala e si apre con la sezione dedicata al tema Aspirazioni d’infinito,
in cui sono presentate opere di Lucio Fontana – del quale La fine di Dio (1963)
in prestito dalla Fondazione Lucio Fontana – Alberto Burri e Giuseppe Santomaso,
accanto ad alcune icone russe, datate dal XIII al XVIII secolo, provenienti
dalla collezione Intesa Sanpaolo conservata nelle Gallerie di Palazzo Leoni
Montanari a Vicenza.
Il secondo momento della mostra, Tra Terra e Cielo, si
focalizza invece sulla tematica del dialogo-passaggio dalla dimensione terrena
a quella celeste, sviluppandosi intorno alla scultura di Hidetoshi Nagasawa e
al grande dipinto di Mario Sironi Composizione (Uomo con vanga) (1928), dalla
collezione di Confagricoltura Milano Lodi e Monza Brianza.
La mostra prosegue presso la Galleria San Fedele con la
sezione Per grazia ricevuta, dove si articola un confronto serrato tra più di
venti ex voto (dal XIV al XX secolo) – appartenenti alla collezione Fondazione P.G.R.
- Per Grazie Ricevute, tra le maggiori esistenti – e una serie di opere di Mimmo
Paladino, raffinate reinterpretazioni di alcuni aspetti legati alla tradizione
popolare. Si continua con la sezione Nella luce divina, una riflessione sulla
luce – simbolo di trascendenza – e sulla sua rappresentazione, attraverso
l’accostamento di due tavole medievali (l’Incoronazione della Vergine,
attribuita a Lorenzo di Niccolò Gerini, della seconda metà del Trecento – dalla
collezione della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia – e Storie del
Battista, di autore ignoto, 1300-1330) e alcuni dipinti di Ettore Spalletti,
artista che da sempre concentra la propria attenzione intorno al valore
assoluto e impalpabile del colore.
Il percorso si conclude negli spazi della Chiesa di San
Fedele con l’opera di Claudio Parmiggiani, progettata appositamente
per l’altare maggiore. L’artista parte da una riflessione sul tema del volto di
Cristo – in particolare meditando sul velo della Veronica – che nella sua opera
diventa una corona di spine in nichel e oro: il volto si condensa nello
strumento del suo supplizio. Si tratta di un elemento circolare che, legandosi alle
aureole delle statue dei santi, collocate nel ripiano inferiore dell’altare,
diventa corona regale del Figlio di Dio, che si manifesta sub contraria specie,
nel suo contrario. Il simbolo di martirio si trasforma in un simbolo di gloria.
Gallerie d’Italia – Piazza Scala
piazza della Scala 6, Milano
dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.30 (ultimo
ingresso ore 18.30), giovedì dalle ore 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30). Lunedì chiuso. Le Gallerie di Piazza Scala saranno regolarmente aperte nei giorni 21 e
25 aprile, 2 giugno; resteranno chiuse il 1 maggio.
Galleria San Fedele
via U. Hoepli 3/a-b, Milano
dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
Chiesa di San Fedele
piazza San Fedele 4, Milano
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00, domenica dalle ore
15.00 alle ore 18.30. Sabato chiuso.