Il corpus di opere fotografiche, in bianco e nero, documenta il viaggio dei due autori compiuto nell’estate del 2015 tra Grecia e Macedonia, a fianco delle famiglie di migranti siriani iracheni e afgani, durante l’esodo sulla via dei Balcani.
Si tratta di un viaggio che porta la guerra e il dolore fin dentro il cuore d'Europa e che l'artista multidisciplinare Roberta Biagiarelli, con la sensibilità e l’attenzione acquisite attraverso l’esperienza del teatro storico sociale, e il fotografo Luigi Ottani, con lo sguardo empatico e penetrante di chi cattura attimi di storia, hanno documentato in un reportage intenso.
Scrive Manuela Gandini: “Le foto e i racconti dei due autori hanno il potere poetico di ricreare una scarna realtà simbolica. Il bianco e nero, fortemente contrastato, evoca la precarietà di esistenze logore, la canicola, l’attesa e la lontananza da un mondo “normale” precipitato nella spirale infera della violenza. Siriani, afgani, iracheni e qualche pachistano, transitano, confine dopo confine, sino a che il filo spinato li ferma”.
Innumerevoli domande sull'identità dell’umanità in cammino sorgono di fronte ai volti sofferenti ma decisi. I bambini dentro a cappotti troppo grandi, i vecchi trascinati dietro, i giovani padri senza le loro mogli. Ci costringiamo a prendere coscienza di un mondo che chiede risposte politiche a un altro, sedentario, nevrotico e confortevole, incapace di capire e gestire la nuova epopea umana.
Il 14 marzo alle ore 17.30 verrà presentato il volume “Dal libro dell’esodo”, Edizioni Piemme, a cura di Roberta Biagiarelli, con foto di Luigi Ottani, e testi di Cécile Kyenge, Paolo Rumiz, Michele Nardelli, Carlo Saletti e Ismail Fayad.