Genere:Drammatico
Durata:93'
Biglietto:7,00 €

Age of Cannibals

San Fedele 3
Auditorium martedì 24 febbraio 2015, 21.00
Regia di Johannes Naber
Studio.TV.Film GmbH / Milena Maitz
2013
Germania
lingua originale con sottotitoli
Cine-economia
Il Goethe-Institut Mailand e la Fondazione culturale San Fedele propongono una rassegna dedicata ad alcuni film che riflettono su temi economici e sul mondo della finanza. Il cinema tedesco, rappresentato sempre più frequentemente nei festival internazionali, per primo in Europa sta affrontando la crisi economica attraverso la luce privilegiata del linguaggio cinematografico, avendo come obiettivo la promozione della riflessione su temi relegati spesso a un contesto solo accademico o finanziario.
Il progetto prevede la proiezione di più pellicole, legate a temi economici e di attualità, con una introduzione da parte di esperti di economia e un dibattito finale sui temi emersi dal film.



24 Febbraio h 21.00 proiezione del film Age of Cannibals, di Johannes Naber 
commento del regista Johannes Naber e dall'economista Francesco Daveri
Film in lingua originale con sottitoli in italiano  

Il mondo di Öllers e Niederländer, ricchi consulenti di una multinazionale, è fatto di avidità e sciacallaggio dei clienti. Una guerra combattuta in giacca e cravatta che maschera dietro sorrisi preconfezionati la violenza di mosse finanziarie che possono far tracollare un paese reale. Eppure, i due vivono in un mondo a parte, aspettando di diventare soci del gruppo o di essere esclusi per anzianità. Una routine fatta di camere di hotel di lusso, spesso identiche tra loro, dove la geografia è solo una didascalia e la realtà resta fuori dalla finestra. A scompigliare le carte, Hellinger, che viene promosso a socio, e la giovane Bianca, stratega e ambiziosa. Un teatro di quattro personaggi, esclusi camerieri e prostitute, che interpretano un kammerspiel ben scritto. La loro sicurezza, dopo due fatti inaspettati, si incrina trasformandosi in paranoia e la realtà invade la loro gabbia cinica e dorata. Zeit der Kannibalen - “l’era dei cannibali” - del tedesco Johannes Naber, regista che si è formato nel documentario, spinge al paradosso l’ottima performance degli attori, apprezzati in patria, giocando a disorientare lo spettatore e a forzare la dimensione temporale con l’omogeneità dei luoghi ripresi. Così, la crudeltà della finanza supera il grottesco e diventa tragedia contemporanea». Di Alessandro Beretta 



Francesco Daveri: 
insegna Scenari Economici presso l’Università di Parma. E’ anche docente nel programma MBA della SDA Bocconi. Ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale, la Commissione Europea e il Ministero dell’Economia. La sua attività di ricerca riguarda la relazione tra le riforme dei mercati, l’adozione delle nuove tecnologie e l’andamento della produttività aziendale e settoriale in Italia, Europa e Stati Uniti. Il suo libro più noto è Centomila punture di spillo (scritto con Carlo De Benedetti e Federico Rampini, Mondadori 2008). Il suo libro più recente è Crescere si può (il Mulino, 2012). Scrive articoli di commento sul Corriere della Sera e fa parte del Comitato di redazione del sito web LaVoce.info. E' stato ospite di trasmissioni televisive (Porta a Porta e Linea Notte sulla Rai; Piazzapulita e Otto e Mezzo a La7), oltre che di vari notiziari su Rai 3 e Sky TG24. Sugli stessi argomenti è intervistato da vari Tg radio (Radio Rai, Radio 24, Radio Città Futura, Radio Popolare) e quotidiani (il Sole 24 Ore, la Stampa, Linkiesta). Ha un’ampia e articolata esperienza da speaker aziendale su temi macroeconomici per conto di grandi e medie aziende manifatturiere e dei servizi e associazioni di categoria.  

Johannes Naber: Nato nel 1971 a Baden-Baden, in Germania, ha studiato Filosofia e filologia indiana presso la Libera Università di Berino (FU) e Cinema alla Filmakademie Baden-Württemberg. Oltre che regista, è anche sceneggiatore e tecnico delle luci. A proposito del suo ultimo film: Zeit der Kannibalen ha avuto modo di dire: «Il film racconta i mondi interiori di tre consulenti aziendali che sviluppano e chiudono siti per una società internazionale senza nome. Burattinai globali che operano dietro al controllo politico e non hanno alcun obbligo nei confronti del pubblico, ma l’unico scopo di massimizzare le loro carriere e il profitto della compagnia. Le loro vite sono modellate sull’efficienza, quindi passano il loro tempo in suite, business lounge e sale conferenze degli hotel, luoghi che hanno lo stesso aspetto in tutto il mondo. Il film dipinge la situazione grottesca di questa prigione lussuosa. La stella guida dei protagonisti non è la realtà, ma il mondo artificiale che si sono creati, dove le uniche realtà che contano sono il servizio in camera e gli strumenti di ottimizzazione della loro società. La condizione di un capitalismo senza restrizioni è stata sufficientemente discussa negli ultimi anni, e la richiesta di una sua regolazione gode di un consenso diffuso; ma, nonostante la maggiore consapevolezza, la politica non è in grado di liberarsi dalle morse dell’economia. L’unico modo per affrontare quest’assurda situazione è un assurdo film».



Per l'acquisto dei biglietti: 
- direttamente in Auditorium San Fedele, lun-ven 10.00-12.30 e 14.00-18.00 
- online al sito www.crea.webtic.it/Default.aspx?sc=5213 (ATTENZIONE i posti non sono numerati)