Interviene
Andrea Dall’Asta, direttore Galleria San Fedele
L’opera
di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio suscita ancora oggi profondi
dibattiti e riflessioni. Perché i suoi dipinti continuano a provocare tanti
interrogativi di carattere filosofico o teologico? Quali sono le sue chiavi di
lettura? Che cosa “nascondono” i suoi dipinti? Perchè alcuni di essi
suscitarono tanto clamore da essere rifiutati? A queste e ad altre domande
cerca di dare una risposta il nuovo libro di Luca Frigerio, Caravaggio. La luce
e le tenebre, pubblicato da Ancora (300 pagine, illustrato, 29 euro) in
occasione del quarto centenario della morte del grande pittore lombardo.
Un viaggio in undici tappe, attraverso altrettanti capolavori a soggetto sacro,
nella vita e nell’opera di un maestro straordinario che ha voluto cercare nell’ombra
del quotidiano i bagliori luminosi dell’eternità.
«Un testo magistrale. - scrive mons. Timothy Verdon nella prefazione - Concreto ed esatto, ben documentato, ma anche con un senso drammatico, un linguaggio mediatico, un fiuto per curiose affinità e significative incongruenze. Uno stile che sarebbe piaciuto allo stesso Caravaggio».
Luca
Frigerio, 42 anni, giornalista e scrittore, è redattore dei media della diocesi
di Milano, per i quali cura la sezione culturale. Autore di saggi critici, di
inchieste e di reportage televisivi sul patrimonio artistico italiano,
collabora con la Galleria San Fedele e con altre realtà culturali milanesi
realizzando corsi e incontri sull’arte sacra, con particolare attenzione al
simbolismo medievale.