I salvati da Francesco durante la dittatura. La storia mai raccontata
È un'inchiesta di Nello Scavo, giornalista di
Avvenire, che per la prima volta fa luce in maniera ampia e documentata sul ruolo dell'allora padre Mario Jorge Bergoglio, oggi papa Francesco, durante gli anni della dittatura argentina (1976-1983).
Lungi dall'essere stato connivente con il regime dei desaparecidos, come qualcuno aveva voluto insinuare all'indomani dell'elezione al soglio pontificio, l'allora Provinciale dei gesuiti argentini ha compiuto un'azione da vero «007 del bene» istituendo una rete clandestina informale, ma assai efficace, per portare in salvo decine e decine di ricercati.
Lo si evince dalle voci che Scavo ha interpellato in Argentina e in altri Paesi sudamericani, solo un campione del centinaio di persone che padre Bergoglio ha messo al sicuro grazie a stratagemmi da consumato uomo d'azione: l'utilizzo del centro gesuita di San Miguel come nascondiglio di presunti «giovani in ritiro spirituale», quando invece si trattava di perseguitati dal regime; fughe sulla propria auto di notte; telefonate criptiche e realizzate da telefoni pubblici per evitare intercettazioni; corrispondenza fatta recapitare attraverso originali stratagemmi; organizzazione di fughe all'estero; complicità con diplomatici stranieri per l'ottenimento di passaporti e lasciapassare.
Inoltre, anche grazie all'interrogatorio che Bergoglio ebbe nel 2010 in qualità di testimone al processo Esma a Buenos Aires (pubblicato in esclusiva mondiale in appendice al libro), Scavo ricostruisce per la prima volta l'incontro tra Bergoglio e l'ammiraglio Massera durante il quale il gesuita esigette la liberazione immediata di due religiosi gesuiti imprigionati dal regime.
Oltre all'autore interverranno:
Alberto Melloni (storico della Chiesa e segretario della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII)
Moni Ovadia (attore e regista)
Alfredo Somoza (direttore dell'Istituto di cooperazione economica internazionale - ICEI e durante la dittatura tra le persone aiutate da padre Bergoglio).
A moderare l'incontro il direttore di Popoli, Stefano Femminis.