Teoria di una tentazione. Dalla Bibbia a Lacan
Interverranno, oltre all'Autore:
Mario Giorgetti Fumel, psicoanalista
Luca Moscatelli, biblista
Il giudizio sulla figura dell'idolo e sulla pratica
dell'idolatria è unanime e costante: si tratta, sempre e per tutti, di qualcosa
di negativo, di pericoloso, di una realtà con la quale è bene non avere nulla a
che fare. Eppure gli uomini, della
nostra come di ogni altra epoca, siano essi credenti o non credenti, ricchi o
poveri, colti o ignoranti, non smettono un istante di fabbricarli e adorarli.
Perché «il bisogno di comunione nell'adorazione è il più grande tormento di
ogni uomo singolo, come dell'intera umanità, fin dal principio dei secoli» (F.
Dostoevskij)? Perché «vi sono nel mondo più idoli che realtà» (F.
Nietzsche)?
Il volume cerca di rispondere a queste domande elaborando
una teoria che pone la figura dell'idolo e la pratica dell'idolatria non in
relazione con una determinata scelta del soggetto ma più essenzialmente con il
suo stesso modo d'essere: nessuna seria antropologia può dunque evitare il
confronto con l'idolatria.
Nell'ultima parte dello studio l'Autore sviluppa
un'originale interpretazione della società dei consumi la cui natura più
profonda viene individuata nell'essere ultimamente «una comoda idolatria per le
masse a basso costo».
Una stimolante opera filosofica alimentata dal costante e
fecondo dialogo con la psicoanalisi, l'esegesi biblica e la letteratura.