Frutto del suo insegnamento universitario a Parigi, i
Commenti biblici di Eckhart che ci sono rimasti rappresentano uno dei vertici della tradizione di questo genere letterario. Eckhart legge la
Sacra Scrittura con la scrupolosa adesione letterale di un Maestro medievale, ma la interpreta però alla luce della ragione, nella persuasione di un necessario accordo tra Scrittura e filosofia. Il primato va, anzi, a quest’ultima, in virtù del precetto agostiniano per cui niente deve valere di più della retta ragione, per cui la Scrittura lasciata a se stessa può nutrire solo la superstizione. Per Eckhart occorre andare oltre l’interpretazione letterale per scoprire il senso più vero della Parola di Dio, che si rivela solo allo e nello spirito, ovvero all’intelletto. Questi Commenti hanno perciò non solo un valore esegetico, ma anche e soprattutto un valore filosofico e mistico, tanto più rilevante oggi, in un momento in cui la verità letterale della Bibbia è pesantemente contestata.
MEISTER ECKHART, domenicano tedesco, contemporaneo di Dante, è unanimemente considerato il più grande mistico cristiano. La sua opera, sospetta di eresia, è stata rimossa per secoli e solo di recente riportata alla luce, riscuotendo enorme interesse.
MARCO VANNINI ha tradotto e pubblicato per la prima volta in italiano tutte le opere di Eckhart, nonché testi fondamentali di mistici tedeschi e francesi. Sue sono anche la Storia della mistica occidentale e La mistica delle grandi religioni. Presso Bompiani ha pubblicato nel 2010: Prego Dio che mi liberi da Dio. La religione come verità e come menzogna.