Nelle quaranta composizioni poetiche contenute in
Siamo il sogno e l’incubo di Dio, Marco Garzonio snoda un percorso tra le sfumature della riflessione esistenziale e la rievocazione interiore di luoghi del cuore come Milano e Gerusalemme, e di figure significative, da Etty Hillesum a papa Francesco.
Su tutti, spicca la memoria di Carlo Maria Martini, di cui Garzonio è considerato uno dei più acuti biografi, avendolo seguito per il
Corriere della Sera nei suoi 22 anni a Milano (“il maggior esperto martiniano”, come lo ha definito il cardinal Gianfranco Ravasi).
Lo sguardo è a tutto campo, una combinazione evocativa di versi e cronaca: dalla vita alla morte, all’oltre, agli argomenti di più stretta attualità. «Cronache dell’anima scandite entro una scansione di tempo preciso, “da Martini a Bergoglio”: evocata la stagione della nascita dei testi, ma evocato anche un amore, non celato, quasi da privilegio, per un vescovo e un papa» (dalla prefazione di don Angelo Casati).
A chi ha già letto e apprezzato Marco Garzonio, questo libro svelerà l’aspetto più intimo e inconsueto della sua produzione e attività culturale.
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