A. Hitchcock Gli Uccelli

Auditorium San Fedele 8 e 9 Novembre 2021 
Auditorium San Fedele
Lunedì 11 Ottobre 2021

ALFRED HITCHCOCK O L'ARTE DEL COINVOLGIMENTO

Ciclo di sei film, novembre 2021 - aprile 2022

 

Lunedì 8 novembre 2021

Auditorium San Fedele Milano

Proiezioni acusmatiche del film

Gli Uccelli (The Birds, 1963) di Alfred Hitchcock

- ore 19 Mauro Giori (UNIMI) introduzione all'arte cinematografica di Alfred Hitchcock
ingresso libero

- ore 21
Alfred Hitchcock's The Birds (Gli Uccelli)
Proiezione acusmatica v.o. con sottotitoli italiani

Regia acusmatica: Giovanni Cospito

Martedì 9 novembre 2021
- ore 19 Maurizio Corbella (UNIMI) conferenza lezione: Nel laboratorio degli Uccelli: Hitchcock e la regia sonora della paura
ingresso libero

- ore 21
Alfred Hitchcock's The Birds (Gli Uccelli)
Proiezione acusmatica v.o. con sottotitoli italiani

Regia acusmatica: Massimo Colombo

 

Biglietti proiezione 8€ / 6€ ridotto 

BIGLIETTI

 

Biglietteria Auditorium 
Via Hoepli 3/b, Milano
lun - ven 10:00 – 15:00

 

 

Ciclo di sei film di Alfred Hitchcock presentati per la prima volta con l’acusmonium Sator, sistema audio di spazializzazione del suono con 50 altorparlanti disposti in tutta la sala di proiezione. La rassegna verrà inaugurata l’8 e il 9 novembre con il film Birds del 1963, preceduto da due conferenze su alcuni aspetti fondamentali del cinema di Hitchcock, l’8 novembre Mauro Giori (UNIMI) e il 9 novembre Maurizio Corbella dell’Università Statale di Milano. 
Il filo conduttore dei sei film segue una delle tematiche più care al regista: il coinvolgimento, l’identificazione dello spettatore con l’azione cinematografica. L’acusmonium, mediante la diffusione sonora nello spazio tramite un interprete, renderà più viva e reale questa dimensione esperienziale dello spettatore. Lo scopo non è quello di creare effetti fonici speciali o di aggiungere sonorità non previste dal regista, ma contribuire a rendere più percepibile l’unità immagine/suono nell’esperienza cinematografica.
Scriveva a riguardo il regista: “Gli spettatori devono subire una grande emozione vedendo il film. Da me si aspettano che giunga l’angoscia. E questo è possibile solo se riesco a far identificare gli spettatori con i personaggi sullo schermo… È sempre necessario che gli spettatori provino gli stessi sentimenti degli attori sullo schermo”.

 

Gli Uccelli (The Birds, 1963) 
Data di uscita: 31 ottobre 1963
Genere: Drammatico, Thriller
Anno: 1963
Regia:Alfred Hitchcock
Attori: Rod Taylor, Tippi Hedren, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette
Paese: USA
Durata: 119 min
Distribuzione: Universal Pictures
Sceneggiatura: Evan Hunter
Fotografia: Robert Burks
Montaggio: George Tomasini
Musiche: Bernard Herrmann
Produzione: Universal Pictures

SINOSSI
Melanie Daniels, una giovane donna un po' superficiale, incontra in un negozio di uccelli Mitch Brenner, un avvocato brillante e attraente in cerca di piccioncini. Per gioco, Melanie compra gli uccelli richiesti dall’avvocato e li porta nel luogo dove vive, a Bodega Bay. Appena arrivata viene ferita alla fronte da un gabbiano...

 

APPROFONDIMENTI
Dopo il successo internazionale di Psycho, Alfred Hitchcock si è concesso più mezzi finanziari nel film Birds per adattare un racconto di Daphne Du Maurier, l'autrice che lo aveva già ispirato per Rebecca. Gli unici attori noti al pubblico erano Rod Taylor, così come le attrici di teatro Jessica Tandy e Suzanne Pleshette come insegnante. Addolorato dal fatto che Grace Kelly avesse abbandonato il cinema, il regista ha sempre cercato una sua sostituta. Dopo Vera Miles, Kim Novak e Janet Leigh, è la volta della sconosciuta Tippi Hedren a interpretare il ruolo principale. Più che la semplice "invenzione di questo burlone di Hitchcock" (Jean Tulard), l'attrice, una bellezza fredda dall'eleganza aristocratica, si adatta facilmente al suo mondo, nonostante un'evidente mancanza di professione di attrice, la Hedren era infatti una modella. Come in Psycho, l'inizio del film segue la fuga di una donna determinata a mettersi al volante sotto un impulso romantico. Emergono altre somiglianze, come il gioco ordinario della prima mezz'ora, in cui il regista racconta un matrimonio sentimentale incorporato in una cronaca familiare, anche se compaiono accenni al dramma orribile che si delinea. In questa lunga (ma accattivante) messa in scena, non mancano né l'umorismo caratteristico del tocco di Hitchcock, né l'indispensabile madre violenta, certamente meno terrificante di Norman Bates: la signora Brenner, che incarna qui il primo ostacolo all'amore di Melanie e Mitch, dalla diffidenza ispirata da questa intrigante bionda dallo chignon troppo curato, diffidenza che gli altri abitanti proveranno nei confronti di colei che sembra scatenare i drammi dal suo arrivo in comunità.

Se Intrigo internazionale è stata l'invenzione del film d'azione contemporaneo e Psycho quella dell'horror, Birds tratteggia la sintesi tra il suggestivo fantasy à la Jacques Tourneur e la moderna catastrofe. Il regista rifiuta ogni spiegazione scientifica degli strani eventi che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi, presentando in alcuni minuti l'argomentazione di una ornitologa (peraltro nella smentita dei fatti), poco prima della sequenza con l’esplosione di una stazione di servizio. 
Il successo di Birds risiede anche in questa perfezione estetica e tecnica svelata fin dal periodo inglese del cineasta, e culminata a Hollywood. Sappiamo che Hitchcock amava lavorare sullo storyboard per ritagliare le sue scene: l'attesa di Melanie alla fine della scuola, non accorgendosi subito dell'irruzione degli uccelli, è qui un modello di suspense e rigore, momenti più spaventosi dell'attacco stesso. Seguiranno altri momenti memorabili, come questa inquadratura di Melanie e altri personaggi inorriditi dall'assalto di un benzinaio e dalla fuoriuscita di benzina, ma solo la giovane donna prevede l'entità del danno. L'osservazione di una signora isterica in primo piano, che accusa Melanie di essere il Diavolo e di provocare disgrazie in città, ci permette poi di considerare, per un po', una nuova lettura del copione. Modello di narrazione e messa in scena, Gli uccelli sarà l'ultimo trionfo di Hitchcock, al quale possiamo associare anche i suoi fedeli collaboratori, il direttore della fotografia Robert Burks e il direttore del montaggio George Tomasini. 

Scrive il regista: “Il pubblico cerca sempre di anticipare… Con Gli Uccelli ho fatto in modo che il pubblico non potesse indovinare quale sarebbe stata la scena seguente. Il pubblico sente parlare del film in molti modi e da varie parti. Non voglio si spazientisca nell’attendere gli uccelli, perché non presterebbe sufficiente attenzione alla storia dei personaggi. Alla fine di ogni scena alludo alla minaccia degli uccelli, come per dire: “pazienza, pazienza, adesso arriviamo”. Avrò intanto usato elementi quasi impercettibili, qua e là, necessari per arricchire l’intreccio e dargli maggior incisività. All’inizio vediamo Rod Taylor nel negozio dove si vendono gli uccelli. Riacchiappa il canarino fuggito, lo rimette in gabbia e dice a Tippi ridendo: “Lo rimetto nella sua gabbia dorata, Melania Daniels”. Ho aggiunto la frase mentre giravo, per chiarire il carattere del personaggio, una ragazza, che è ricca e viziata. Così, più avanti, durante l’attacco dei gabbiani quando Melania Daniels si rifugia nella cabina telefonica, volevo suggerire l’idea che la ragazza è come un uccello in gabbia. Non si tratta più di una gabbia dorata, ma di una gabbia come sfortuna. Questo segno anche l’inizio della sua prova del fuoco. Il vecchio conflitto tra gli uomini e gli uccelli è rovesciato: stavolta gli uccelli stanno fuori e l’uomo in gabbia. Ma non mi aspetto certo che il pubblico afferri immediatamente l’idea. (Alfred Hitchcock da Le cinéma selon Hitchcock pp. 208-219)