Acusmonium PARMEGIANI

Jonathan Prager interpreta Parmégiani
Auditorium sabato 14 maggio 2016 ore 17
JONATHAN PRAGER INTERPRETA B. PARMEGIANI

In collaborazione con
- Conservatorio di Musica di Milano G. Verdi
- Institut Français de Culture de Milan


B. Parmégiani (1927-2013)
1. "Capture éphémère" (1967, 12')
2. "Métamorphose du vide" ("La Création du monde", mouvement II, 1984, 23')
3. "Pour en finir avec le pouvoir d'Orphée" (1972, 23'40)

L’evento speciale a chiusura della rassegna INNER_SPACES vede impegnato Jonathan Prager in una serie di interventi e lezioni tra il Conservatorio di Milano e l’Auditorium San Fedele. Il musicista francese è il maggiore interprete mondiale dell’acusmonium. Occasione per scoprire l'Acusmonium Sator di San Fedele nella versione completa con gli utlimi accorgimenti e altoparlanti attivati da Eraldo Bocca in questa settimana per aumentare le sue potenzialità sonore, di spazializzazione e ricchezza timbrica.

Un programma di un'ora interamente dedicato a Bernard Parmégiani, l'autore più importante di musica acusmatica, scomparso nel 2013, che ha introdotto la dimesnione sinfonica-coloristica nella musica elettronica. Tre opere centrali della produzione del musicista francese.
Capture épémère del 1967, prima esperienza di Parmégiani a quattro piste, punto di riferimento nella produzione del GRM (Gruope Recherche Musique) per la complessità e la varietà della manipolazioni realizzate. I suoni glissano e si intrecciano come delle anamorfosi sonore.
Nell’opera Pour en finir avec le pouvoir d’Orphée, del 1972, i continuum e i suoni ripetuti, avvitati, sboccano su delle spirali quasi ipnotiche. Con quest’opera, Parmégiani ha cercato di superare certe scelte stilistiche e formali troppo familiari. Qui, la cinetica dei suoni non si manifesta più attraverso delle masse o degli agglomerati ma attraverso delle unità sonore dotate ciascuna di un movimento interno: sovrapposizioni di traiettorie, cicli con evoluzione dei timbri. Questi cicli o ripetizioni sono di ordine cosmico, organico o biologico, ma similmente sono musicali e organizzati su dei ritmi vitali.
Métamorphose du vide è la parte centrale del grande affresco sonoro La Création du monde, del 1984.

Il repertorio di musica acusmatica, costituisce un particolare tipo di musica elettronica fissata su supporto e ascoltata attraverso sistemi di altoparlanti. A partire dagli anni '50 dello scorso secolo, sul modello di Pierre Schaeffer, questo genere musicale si è diffuso su scala planetaria attraendo varie generazioni di compositori con stili e procedure creative fra loro diverse.  Il termine acusmatico ricorda il nome dato da Pitagora al suo modo di insegnare la filosofia ai suoi discepoli, dietro un velo e nell’oscurità, per rendere i discepoli più attenti al suo discorso. L’altoparlante è la metafora del velo di Pitagora. La musica acusmatica ha per scopo di sviluppare il senso dell’ascolto, l’immaginazione e la percezione mentale dei suoni. Un ruolo fondamentale in questo genere musicale è quello dell’interprete che rielabora e ridisegna la composizione su supporto fisso secondo la sala e l’acusmonium di cui dispone.