Durata:90'

Buster Keaton: The General (1926)

Cinema Muto & Live Music
Auditorium martedì 3 marzo 2015 20.45
Buster Keaton Productions
lingua originale con sottotitoli
The General
Anno     1926
Durata     90 min
Regia, Soggetto,  Sceneggiatura, Produttore: Buster Keaton

Attori e personaggi:
    Buster Keaton: Johnnie Gray
    Marion Mack: Annabelle Lee
    Charles Smith: Padre di Annabelle
    Frank Barnes: Fratello di Annabelle
    Glen Cavender: Capitano Anderson

Sonorizzazione: Jean-Luc Plouvier (pianoforte)

Appuntamento con Jean-Luc Plouvier, tastierista e improvvisatore, fondatore dell’Ensemble Ictus e pianista titolare della cineteca di Bruxelles. Negli anni ’90, ha partecipato alla scena rock di avanguardia come membro di gruppi quali: Univers Zéro, Maximalist! e X-legged Sally.

La rassegna CINEMA MUTO & LIVE MUSIC di quest’anno è dedicata a Buster Keaton con la scelta di tre film muti tra i più rappresentativi della sua produzione. Nel cinema di Buster Keaton, il personaggio da lui creato è caratterizzato da un misto di sprovveduta imperturbabilità, di comicità e di pathos. Nei tre film presentati nella rassegna, i lungometraggi più riusciti e compiuti della sua produzione, colpisce la determinazione del protagonista nell’affrontare le più improbabili avversità. È una costante, nel dispiegamento delle tre trame, la perseveranza di B. K., con l’intento di portare avanti fino in fondo un suo progetto, una sua convinzione, un suo modo d’essere. Fedeltà a una promessa, a un impegno, a un sogno e la sorte gli arride e ricompensa nei finali tanta pazienza. Più che Happy End, le conclusioni dei suoi film sono una rappresentazione del possibile snodo vincente anche nelle situazioni che sembrano votate al tracollo. Metafora della perseveranza ricompensata nell’America degli anni ’20. Scrive Keaton: nei miei film, io non ero né un barbone (Charlot) né un disadattato (Harold Lloyd): quando trovavo lavoro, la mia regola di condotta era di far del mio meglio per soddisfare, come se avessi avuto l’intenzione di fare quel lavoro per utto il resto della vita. Se mi capitava di guidare una locomotiva, cercavo di farlo bene: Chalrot, invece, l’avrebbe condotta verso il deposito più vicino e avrebbe lasciato perdere tutto.

SINOSSI The General
Johnnie Gray ha due amori: la sua locomotiva e la sua fidanzata. Ma c’è la Guerra di Secessione e il suo treno è bersaglio di un piano dell’esercito nordista per interrompere le comunicazioni tra gli avamposti confederati e le grandi città del sud. Durante una pausa di viaggio, alcune spie nordiste rubano la locomotiva “Il Generale”...

COMMENTO
Ispirato da una storia vera, The General è il film che Buster Keaton amava di più tra quelli da lui realizzati. Invidiabile mix di commedia, sentimento ed avventura, è realizzato con gran perizia ed imponente dispiego di mezzi (42.000 dollari solo per la sequenza del ponte che brucia). Keaton, però, non si compiace mai di ciò che fa e non perde mai di vista lo scopo primario delle singole sequenze, adottando soluzioni registiche complesse solo perché quello era il modo migliore di girare una scena e rischiando la vita in più d’un momento perché solo così avrebbe potuto scatenare la risata che cercava.
Detestato dalla critica ed ignorato dal pubblico, alla sua uscita nelle sale statunitensi Come vinsi la guerra si rivelò un cocente insuccesso commerciale per la United Artists, che inizialmente lo distribuì in versione colorata come si usava fare con i film importanti. Quando però qualcuno fu finalmente in grado di guardarlo con il giusto distacco, fu evidente che si trattava in realtà di una delle commedie più belle dell’epoca del muto. Forse addirittura uno dei film più belli della storia del cinema.
Perfettamente restaurata nel 2004 e presentata al Festival di Cannes, la pellicola si avvale ora di un esaltante nuovo commento musicale di Joe Hisaishi, che sottolinea ottimamente i ritmi comici di Keaton ed esalta da par suo l’intreccio romantico. C’è poi Anna Mouglalis, che interpreta con la giusta intensità il tema principale mentre scorrono i titoli di coda. E questo nuovo accompagnamento sonoro finisce per rendere ancora più coinvolgente la visione di quello che Orson Welles definì il miglior film mai realizzato sulla Guerra di Secessione.