Concerto Domenica delle Palme

Stabat Mater di František Ignác Antonín Tůma
Chiesa di S. Fedele domenica 2 aprile 2023 ore 17

 

I CIVICI CORI

 

Luigi Panzeri, organo
Andrea Stringhetti, violoncello

dir. Mario Valsecchi

 

(Francesco Girardi, Fabio Zambon, maestri preparatori)

 

Con letture tratte da “Donna del Paradiso“ di Jacopone da Todi (1230-1306)
Lettori: Paola Murari, Maria - Simone Grisotto, Gesù - Fulvio Astori, Nunzio

Domenica delle Palme 2 aprile 2023, ore17

Chiesa di San Fedele

Ingresso libero fino a esuarimento posti

 

La Domenica delle Palme è la porta d’entrata nella Settimana Santa, per i cristiani periodo di raccoglimento e preghiera. Nel corso dei secoli, diverse opere musicali sono state scritte per questo tempo liturgico. La Fondazione Culturale San Fedele propone un momento musicale sulla Passione di Gesù, attraverso lo sguardo della Madre di Dio con poesia e musica nel nome di Jacopone da Todi (1230? - 1306). A questo frate francescano viene attribuito il testo dello Stabat Mater ed è riconosciuta la paternità della lauda drammatica Donna de Paradiso; in lingua latina il primo e nella nascente lingua italiana il secondo testo poetico.
Il testo dello Stabat Mater, che contempla Maria ai piedi della croce, ha avuto una grande fortuna nella storia della Musica occidentale di tutti i tempi, passando attraverso numerosi generi e organici musicali ed esprimendosi secondo i linguaggi mutevoli del tempo. Autori di prim’ordine che hanno musicato questo testo sono numerosi, attorno a 400; citandone solo alcuni: Alessandro e Domenico Scarlatti, Giovanni Battista Pergolesi, Antonio Vivaldi, Franz Joseph Haydn, Franz Schubert, Antonin Dvořák, Arvo Part…
L’opera di František Ignác Antonín Tůma (1704 - 1774) non è molto conosciuta. Compositore boemo, la sua prima formazione musicale avviene a Praga come organista e tenore sotto la guida di Bohuslav Matej Cernohorsky. Si trasferisce ben presto a Vienna e, nel 1731, diviene Compositor und Capellen-Meister al servizio del conte Franz Ferdinand Kinsky, gran cancelliere di Boemia.
L’approfondimento e l’arricchimento della sua formazione si deve alla scuola di Johann Joseph Fux, rinomato insegnante di contrappunto a Vienna.
La partitura dello Stabat Mater prevede in organico un coro a quattro voci accompagnato dal basso continuo. La composizione manifesta appieno la maestria nel contrappunto dell’epoca in un linguaggio che accoglie anche i “modi” del teatro. Recuperando terminologie monteverdiane d’altri tempi possiamo affermare che è l’Orazione signora dell’Armonia. La Musica si pone efficacemente al servizio del testo declamato secondo modalità tipiche della retorica musicale e della rappresentazione teatrale.
    
In quest’ottica “teatrale” abbiamo ritenuto praticabile l’incastro delle due composizioni, nonostante la loro lontananza nel tempo; strofe della lauda drammatica si alterneranno a strofe dello Stabat Mater con l’intento di “fortificarsi” reciprocamente al fine di suscitare, all’ascolto, un livello intenso di coinvolgimento emotivo.
Mario Valsecchi

 

Soprani
Giuseppina Airaghi, Maria Pia Boellis, Marina Bonfanti, Chiara Brocancelli, Alicia Campo Bauzà, Anna Iannone, Lia Italia Iollo, Elisabetta Magagni, Piera Angela Saccenti, Silvana Soldano, Cristina Tapparo, Elisa Tosi, Giada Ulivi, Kateryna Zhylyuk

Contralti
Annalisa Burbo, Silvia Cantoni, Simona Cuneo, Loredana Dellomonaco, Sara Di Simone, Maria Luisa Lodi, Cristina Lombardo, Kaori Matsuura, Cinzia Mililli, Paola Ottino, Maria Pietra, Cristina Scagliotti, Lucia Stanziano,

Tenori
Enzo Bensi, Marzio Ferranti, Sandro Levi, Roberto Mariani, Eugenio Porcino, Giuseppe Saldaneri, Marco Sprega

Bassi
Fulvio Astori, Valerio Calegari, Renato Granata, Simone Grisotto, Tommaso Lazzarini, Andrea Redini