PROGRAMMA
Francesco ZagoHenry Purcell
When I’m Laid in Earth Steve Reich
Electric Guitar Phase
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EMPTYSET Live Session Performance
Serata sperimentale in due parti, con una performance del chitarrista milanese Francesco Zago e una live session audiovisiva del collettivo di Bristol: EMPTYSET.
Nella
prima parte, performance live di Francesco Zago, compositore e chitarrista italiano, eseguirà la coinvolgente opera
Electric Guitar Phase di S.Reich, suonata per la prima volta nello spazio acusmatico dell’Auditorium. Questo brano del 2000 fa parte di un ciclo di composizioni di Steve Reich sul fenomeno percettivo del Phasing, che consiste nel sovrapporre e incrociare un motivo musicale suonato da più fonti sonore, talvolta ritardandone una voce e generando così dei
motivi melodici risultanti. Il brano è scritto per chitarra elettrica e tre chitarre registrate su nastro. Nella versione di questa sera, il nastro verrà sostituito da un algoritmo ideato da Giovanni Cospito per riprodurne digitalmente i vari sfasamenti del motivo suonato dal solista.
Il brano inizia con la ripetizione di un corto tema, cui si sovrappone lo stesso motivo leggermente sfasato. Steve Reich sviluppa e arricchisce il suo stile compositivo producendo delle nuove chimere sonore, sottoprodotti psicoacustici della ripetizione. Che dipendono dall’attenzione dell’ascoltatore e provenienti del principio di phasing-dephasing. La percezione dei motivi melodici risultanti è però diversa da un ascoltatore all’altro a causa della diversa attenzione concentrata su una linea melodica o focalizzata su un piano sonoro o un altro, come ciò accade ad esempio nella percezione visiva dei giochi di illusione ottica.
Nota di Francesco Zago
When I’m Laid in Earth di Henry Purcell e Electric Guitar Phase di Steve Reich appartengono a mondi lontanissimi – nel tempo, nello stile, nella «tecnologia» musicale – eppure accomunati dalla struttura e dal linguaggio dalla ripetizione. Coinvolgente, viscerale, intenso,
Electric Guitar Phase incarna la componente elettrica e pulsante del rock, distorta da un continuo sfasamento percettivo; il ground di
When I’m Laid in Earth è, nelle enigmatiche parole dello stesso Purcell, «il fondo, il primo strato, il canovaccio: è l’istruzione […] Istruzione fa rima con distruzione. E la distruzione è racchiusa nel dolore che rende la vita inaccettabile come è e la mostra solo come dovrebbe essere». Sulla circolarità del ground Purcell erige la sua musica, «un puro sentimento di dolore che, dalla ferma linea del basso, muove all’acuta intensità della melodia. Ground, come dicevo. E chi ignora i significati del termine, ne sia ugualmente turbato, come dalla risonanza di una corda che vibra nell’acqua o sottoterra».
Nella ripetizione e nella circolarità il tempo smette di essere una linea e si concentra in un punto: «Una delle cose che la musica può fare» dice Brian Eno «è distorcere la tua percezione del tempo in modo che non ti interessi realmente se le cose scivolano via o si alterano in qualche modo».
La
seconda parte del concerto, a cura di S/V/N/, è una performance audiovisiva in anteprima milanese degli
Emptyset, progetto costituito da James Ginzburg e Paul Purgas che attraversa i confini più oscuri del minimalismo elettronico. Lavorando sulla performance, l’installazione e l’immagine in movimento, il duo di Bristol analizza le proprietà fisiche del suono attraverso l’elettromagnetismo, l’architettura e i processi di elaborazione delle immagini. Il loro lavoro, con le recenti pubblicazioni degli album Collapsed (2012) e Retur (2013) per l’etichetta Raster-Noton, parte dall'eredità dei media analogici per riflettersi su una produzione artistica strutturale e sui confini percettivi fra rumore e musica.
(Prevendita
online, per informazioni 02 86352231)
In collaborazione con S/V/N/