PAUL JEBANASAM
Psalms
ANACLETO VITOLO
Obsidian
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La prima parte della stagione 2021/2022 di INNER_SPACES si chiude con un’opera inedita di Paul Jebanasam, tra i più affermati rappresentanti dell’ambient “sinfonica” facente capo all’etichetta Subtext. Una vera sfida per l’artista britannico con il nuovo set Psalms, che prende a modello una delle più compiute opere di musica sacra di Igor Stravinsky, la Sinfonia dei Salmi del 1930 per pianoforte coro e orchestra, in cui il musicista russo aveva utilizzato tre Salmi biblici di diverso carattere: un'implorazione, un ringraziamento, un inno di adorazione.
La Fondazione Carlo Maria Martini ha commissionato quest’opera a Jebanasam con lo scopo di realizzare un lavoro musicale che riprenda la preghiera biblica dei Salmi, senza l'ausilio dei testi. Attraverso l'individuazione di alcune sfere tematiche dei canti religiosi ebraici - la lode, la supplica, la giubilazione, il pentimento, la rilettura di momenti vissuti -, tutto viene integrato dall'artista anglo-srilankese in un grande affresco che alterna stati e atteggiamenti dell'orante davanti a Dio.
Nella prima parte della serata il ritorno a Milano di Anacleto Vitolo, noto principalmente con i progetti/alias AV-K, K.lust e Kletus.K. La sua produzione, incentrata sulle tecniche di live electronics, trova un compimento esemplare nel suo recente lavoro “Obsidian”: un'opera ispirata all’interazione tra uomo e macchina, realizzata tramite suoni concreti e acustici catturati e manipolati per mezzo dell’elettronica, sulla base di partiture soggiacenti all’intera architettura compositiva. Gli strumenti musicali tradizionali sono infatti sollecitati alla produzione sonora in modo non convenzionale e processati, supportati dalla tecnologia, al fine di esplorare i confini sonori del materiale d'origine.
Un lavoro che si aggiunge all'innovativa ed eclettica produzione della nuova etichetta discografica di musica trasversale, Aulicus Classics.
BIOGRAFIE
Paul Jebanasam
Nato nel Sri-Lanka, vive a Bristol dove svolge attività di insegnamento presso la Bristol University. È co-direttore dell’etichetta Subtext assieme a James Ginzburg (Emptyset). Produce musica ambient ed esplora i suoni ai margini della sfera musicale, sonorità dense e concrete d'ascendenza dub e industrial.
Fondamentale nella sua carriera è stata l’uscita, nel 2016, dell’album Continuum, composizione di matrice sinfonica ispirata al macrocosmo, agli algoritmi, alla vita cellulare, il tutto mescolato in una solennità tonale e una continua presenza del caos.
La sua carriera inizia a Sydney, lavorando al progetto Moving Ninja. Dopo essersi trasferito a Bristol, entra a far parte del label Subtext e pubblica gli album Music For The Church Of St. John The Baptist, una registrazione dal vivo con strumenti ad arco, e Rites, entrambi influenzati dalla musica liturgica classica e moderna così come dall’ambient.
Anacleto Vitolo
Le origini da DJ in ambito hip-hop hanno condotto Anacleto Vitolo allo studio della produzione musicale, accentrando progressivamente nella sua visione influenze industrial, trip-hop, glitch, ambient/drone e noise. Gli scenari sonori post-apocalittici da lui evocati fanno spesso riferimento all'ansia verso il tempo e alla claustrofobia, entro una visione naturalista e determinista della contemporaneità fondata su un timore “scientifico” verso il futuro.
Ha conseguito la Laurea in Nuove tecnologie dei linguaggi musicali presso il conservatorio di Salerno. Nel 2008 partecipa alle selezioni per il Meitech 2008 (Meeting delle etichette indipendenti – sezione musica elettronica). Partecipa al festival FLUSSI 2010 e 2014 calcando lo stesso palco che vede coinvolti maestri dell’elettronica contemporanea quali Murcof, Thomas Fehlmann, Mokira, Mount Kimbie e altri. È stato opening act per diversi rinomati artisti della scena italiana e internazionale tra cui Vladislav Delay, Evan Parker e The Necks. Nel 2013 firma un contratto di pubblicazione con FatCat Records. Nel 2015 prende parte al MiRA Festival di Barcellona, a nome AV-K , condividendo il palco con nomi del calibro di Andy Stott, Ben Frost, Richard Devine, Prefuse 73, Nosaj Thing e molti altri. All’attivo numerose collaborazioni e pubblicazioni soliste.