JAKOJAKO / ZSÓFIA BOROS

INNER_SPACES PRIMAVERA 2024
Auditorium lunedì 6 maggio 2024 ore 20.30

PRIMA PARTE
ZSÓFIA BOROS (1980)
    
SECONDA PARTE
JAKOJAKO (1991)    

Regia audio, Massimo Colombo

 

In collaborazione con Goethe-Institut Mailand e Forum austriaco di cultura

ingresso € 16 / € 13 (studenti)
(Prevendita CLICCA QUI per informazioni 02 86352231)

PRESENTAZIONE

Concerto conclusivo al femminile, con l’emergente produttrice turco tedesca JakoJako al sintetizzatore modulare e la chitarrista ungherese Zsófia Boros. Si inizia appunto con le sonorità soffuse, dolcissime, dai timbri velati e ammalianti della chitarra interamente acustica con lievi spunti amplificati. Repertorio raffinato e nostalgico in tributo all’Argentina contemporanea (Egberto Gismonti, Mathias Duplessy, Quique Sinesi, Joaquín Alem). Alta poesia e tecnica ineccepibile, comprensione olistica del suono, come riporta a proposito la rivista Fanfare: “tono chiaro e bello, fraseggio liquido, precisa stratificazione della melodia e dell’accompagnamento, figurazione fluida, notevole inoltre il suo senso enfatico dell'umore e dell'emozione”.
JakoJako, nome d’arte di Sibel Jacqueline Koçer, assieme a Chiara Trentin, la più giovane della rassegna primaverile, entrambe del 1991. La musicista turco-tedesca in pochi anni si è affermata sulla scena musicale elettronica come DJ ma soprattutto per la sua creatività nell’uso del sintetizzatore modulare. Particolarissimo il dosaggio dei parametri sonori di JakoJako con una ritmica minimalista ben compaginata, raggiunge un equilibrato stato di delicato assenso interiore. La soglia immersiva della musicista è di tipo introspettiva ai margini della coscienza. Non mancano tuttavia i momenti di luminosità e di espressività melodica. I suoi ultimi CD permettono di coglierne il grande talento di Sibel Koçer in piena crescita.



BIOGRAFIE

Zsófia Boros (1980)
La chitarrista ungherese Zsófia Boros, nata a Praga e oggi residente a Vienna, ha studiato a Bratislava, Budapest, Vienna e all'Accademia chitarristica Francisco Tárrega di Pordenone. Ha ricevuto numerosi premi prestigiosi e diverse borse di studio dal centro Herbert von Karajan di Vienna e dalla fondazione Thyll in Svizzera. Al conservatorio di Bratislava, Zsófia ha studiato con Jozef Zsapka, al quale deve la sua comprensione olistica del suono e del tono – una qualità notata anche dalla rivista Fanfare, che l'ha elogiata in questo modo: “Tono chiaro e bello, fraseggio liquido, precisa stratificazione della melodia e accompagnamento, figurazione fluida, notevole inoltre il suo enfatico senso dell'umore e dell'emozione”. Ha partecipato a rinomati programmi di festival classici e jazz, nonché in tournée da solista. Nel 2012 la chitarrista è stata accolta presso l'etichetta di musica jazz e classica con sede a Monaco ECM Records, per la quale ha pubblicato tre album: En otra parte (2012), Local Objects (2016) e El último aliento (2023). In quest'ultimo, Zsófia interpreta colonne sonore argentine contemporanee e opere del compositore francese Mathias Duplessy.
    
JakoJako (1991)
Tutto inizia con la voglia di conoscere e suonare producendo il proprio suono. Dopo diversi anni passati tra libri, manuali, cavi patch e maneggiando un sintetizzatore fai-da-te, JakoJako (Sibel Jacqueline Koçer) comincia a realizzare i suoi primi live set a Berlino. Nel 2017 lascia la carriera infermieristica per lavorare in un negozio di sintetizzatori. Condivide la sua conoscenza di strumenti e tecniche con la comunità di produttori di musica della città. La curiosità la guida: “Quando senti un suono in un ambiente, ad esempio un’auto che passa, non ne comprendi la complessità finché non pensi a come renderlo sintetico”, spiega. “Allora diventa qualcosa di astratto; un insieme di altezze e timbri modulati. A me piace ascoltare il mondo in questo modo”. JakoJako usa la fluidità nel linguaggio del suono per trasmettere emozioni. Ogni traccia è un esperimento, il cui successo dipende dall’intensità del sentimento che crea. I suoi ep Aequilibration e Lux hanno mostrato questo aspetto esplorativo, idee stilistiche molto diverse vengono legate insieme attraverso un sound design emotivo, una produzione efficace e un forte senso melodico. JakoJako si è esibita in streaming in live set con HÖR per i programmi tv di ARTE, poi in performance dal vivo filmata nel suo studio per Fact Magazine, Serie Patch Notes. Più recentemente, ha realizzato un live con Annalise van Even aka Nana al Superbooth e ai Kraftwerk di Berlino. JakoJako ha fatto buon uso del tempo in studio: ha contribuito a compilation per BPitch Control, Tresor e Figure oltre al remix di Crouds, New Order e Martin Gore. Nel 2022 è uscito Metamorphose per Bigamo Musik, lavoro che conferma il suo talento.