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MARSEN JULES (D)
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STEPHAN MATHIEU (D)
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In collaborazione con il Goethe-Institut Mailand
Regia acusmatica
Giovanni Cospito
Regia tecnica:
Filippo Berbenni
Appuntamento che vede alternarsi due musicisti tedeschi di opposta tendenza. Inizia
Marsen Jules con tocchi di grande lirismo ambient e richiami a un certo minimalismo anglosassone. Un poeta del suono che ama rifarsi alla pittura astratta: le particelle sonore si trasformano in timbri e toni/colori, poi organizzati sulla tela compositiva del tempo e dello spazio, come un’immagine istantanea che scorre tranquillamente.
Conclude
Stephan Mathieu, protagonista di un’instancabile ricerca musicale sin dagli anni ‘90, quand’era batterista improvvisatore del duo Stol. Negli anni, Mathieu ha creato un sound unico derivato da strumenti antichi, suoni ambientali e apparecchi in disuso, che vengono rilevati e trasformati per mezzo di microfonia sperimentale, tecniche di re-editing e programmi informatici specifici che implicano l'analisi spettrale e algoritimi.