MART 26 novembre CINEMA MUTO & LIVE MUSIC
Seven Chances di Buster Keaton con Simone Zanchini
Auditorium San Fedele, Via Hoepli 3a Martedì 26 novembre 2013 ore 20.30
testo/musica
BUSTER KEATON
Seven Chances (1922) 17'
The Frozen North (1925) 60'
Realizzazione musicale del fisarmonicista e improvvisatore Simone Zanchini
Anche quest’anno la stagione musicale di San Fedele propone alcuni grandi film della storia del cinema muto, opere che presentano aspetti d’attualità capaci di rivolgersi all’uomo di oggi coinvolgendolo. Oltre che da vedere, il cinema muto è anche da ascoltare con interpretazioni live che sappiano evidenziare i caratteri e i momenti salienti dei film; le sonorizzazioni sono sempre affidate a prestigiosi improvvisatori di fama internazionale. Per questo appuntamento, viene presentato uno dei film più visionari della storia del cinema muto: “Seven Chances” di Buster Keaton proposto con l’accompagnamento musicale del fisarmonicista Simone Zanchini, tra i più originali e acclamati improvvisatori e interpreti del panorama jazzistico italiano. Sempre di Buster Keaton avremo modo di riscoprire il corto “The Frozen North” esilarante parodia del cinema western americano dell’epoca.
Tra le iniziative che connotano la programmazione dell’attività di San Fedele Musica, c’è quella di rivisitare i grandi capolavori del cinema muto con l’intervento di musicisti impegnati in performance live. La scelta ricade su quegli interpreti capaci di improvvisare creando un intenso dialogo con le sequenze delle immagini e l’andamento narrativo del film. Attraverso l’interpretazione musicale di Simone Zanchini avremo modo di rivivere la surreale comicità di Buster Keaton con un approccio nuovo e carico di suggestioni.
Lo spettacolo Buster Keaton secondo Simone Zanchini non vuole essere soltanto una rievocazione della consuetudine d’inizi 900 di accompagnare in sala la proiezione dei film muti, ma intende elaborare una nuova esperienza capace di coniugare le emozioni che gli spettatori vivono in una sala cinematografica così come quelle che si provano durante un’esecuzione concertistica. La fisarmonica di Simone Zanchini (che si arricchisce anche di interventi in live elettronics da lui gestiti), sarà dunque la colonna sonora dal vivo di due capolavori di Buster Keaton, Seven Chances (1922) e The Frozen North (1925) due pellicole visionarie sospese tra sogno e incubo, nelle quali si rivela il talento del grande attore americano di far convivere la commedia e la parodia con i sentimenti e la riflessioni più profonde sulle dinamiche di relazione tra gli individui.
Il corto The Frozen North del 1922, di vena surrealistica e ammirato da Luis Buñuel, appare come una pungente critica del cinema western del periodo, ma non solo: Keaton ridicolizza il personaggio del duro e i tratti cinematografici che accentuano il cinismo e l’arroganza del più forte. Non a caso, alla fine appare per un attimo l’attore nei panni di un sadico ufficiale prussiano tipico dei film di Erich von Stroheim, altro grande regista dell’epoca del cinema muto. Ma si tratta di un sogno, e il risveglio finale si svolge, guarda caso, in una sala di cinema.
La serata prosegue con uno dei film più visionari del cinema muto: Seven Chances del 1925, dove la realtà si trasforma in un travolgente incubo che si ingrandisce fino ad assumere proporzioni gigantesche con uno dei più assurdi inseguimenti della storia del cinema: migliaia di donne in furia cercano di raggiungere il timido Jimmy (Buster Keaton), erede di una immensa fortuna, per sposarlo e nella corsa travolgono ogni cosa.
Buster Keaton (1895-1966), nome d'arte dell'attore e regista cinematografico statunitense Joseph Francis Keaton. Attore di musical, passò al cinema recitando dal 1917 a fianco di Roscoe Arbuckle e, dal 1920, in una serie di cortometraggi da lui stesso diretti, che ebbero un rapido successo. Dotato delle qualità del ballerino, dell'acrobata, del clown e del mimo, Keaton creò una personale forma di comicità fondata sul contrasto tra la maschera imperturbabile dell'attore e la convulsa, insensata mutevolezza del mondo che lo circonda. Con l’avvento del sonoro, l’attore cadde in un irreversibile declino. Alla fine della sua vita interpretò il celebre ruolo dell’uomo che cancella se stesso nell’unico film di Samuel Beckett.
SINOSSI “ The Seven Chances”
Jimmy Shannon (Buster Keaton) eredita una grossa fortuna ma il lascito è subordinato al fatto che si sposi entro il giorno del suo 27° compleanno, che ovviamente è lo stesso giorno in cui apprende la notizia. Egli è innamorato di Mary Browman, le fa quindi la proposta, ma quando lei apprende la storia dell’eredità rifiuta. Jimmy fa la stessa proposta a sette ragazze che conosce, poi a tutte quelle che incontra per strada, ma inutilmente. Bill, un suo amico, fa pubblicare l’appello sul giornale e dà appuntamento in chiesa alla ragazza che voglia sposarlo. Nel frattempo Mary cerca di mettersi in contatto con Jimmy. La chiesa di riempie di centinaia di donne vestite da sposa. Jimmy riceve finalmente un biglietto da Mary e fugge, inseguito da tutte le concorrenti. Dopo un lungo inseguimento, raggiunge Mary e la sposa appena in tempo.
Simone Zanchini
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Art Van Damme, Mario Marzi, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Jim Black. Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournées in ogni parte del mondo. All'attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull'improvvisazione. Nel 2006 pubblica Bebop Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop, nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l'unico disco tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria.Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion's Concept (Silta Records), l'ultimo lavoro di Zanchini, un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live-electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosiddetta riconoscibile.