Jean Luc Plouvier, pianoforte
L’angelo del focolare è una delle migliori realizzazioni del giovane C.T. Dreyer. Completamente girato in studio, il film ritrae con realismo e umorismo il quotidiano di una famiglia danese degli anni Venti. La fotografia dei ritratti e degli oggetti casalinghi è estremamente curata, ogni immagine ha una evidente forza pittorica, vicina all’arte fiamminga del ‘400. Storia drammatica e ironica di una riconciliazione domestica.
Appuntamento
con Jean-Luc Plouvier, pianista, tastierista e improvvisatore di Bruxelles che
ha partecipato alla scena rock di avanguardia come membro di gruppi quali: Univers
Zéro, Maximalist! e X-legged Sally. L’artista sonorizzerà uno dei migliori film muti del giovane Dreyer, tratto da La caduta del tiranno (1919), commedia
di Svend Rindom che il regista purifica e sfronda secondo i principi del suo
stile: concentrazione e rarefazione. A Copenaghen l'orologiaio Viktor
tiranneggia la moglie Ida e i tre figli. Malata, Ida lascia la casa per
curarsi, sostituita dall'energica nutrice Mads (M. Nielsen) che in un mese
ridimensiona e fa pentire il tiranno. Ida ritorna dal marito che sembra
cambiato e rimette in moto la pendola: "Il cuore della casa batte di
nuovo." Lieta fine ironicamente ambigua. Basta la vecchia governante Mads
per dire che questa didattica "storia di un'educazione (obbligata)"
ha una leggerezza e una grazia che fanno di Dreyer anche un maestro della
commedia, con la scelta perfetta dei comici, l’uso originale dello spazio, la
soffice e rigorosa direzione degli attori, basata sul togliere e sulle
sfumature dei primi piani e il montaggio fluido e invisibile, adottato dai
registi USA dopo il 1915. Rispecchia fedelmente la poetica dreyeriana: l'elogio
dell'amore coniugale; il tema della resistenza passiva; la plastica descrizione
della banalità quotidiana.
SINOSSI
Viktor Frandsen, di professione meccanico di precisione, in famiglia è un vero despota. La moglie Ida è dolcissima, e attende con cura e affetto ai bisogni del marito e della figlia Karen. Ma questo non basta perché l’uomo si addolcisca. Mads, la vecchia nutrice di Viktor, si rende conto della situazione e ne informa la signora Krigger, madre di Ida. Quando Ida si ammala, la signora Krigger la spedisce in campagna a curarsi, proibendo a Viktor qualsiasi contatto con la figlia.