Sabato 12 Novembre LIPSIA e ROMA nel 1720
Stabat Mater di Scarlatti e Mottetti di Bach
Chiesa di San Fedele 12 Novembre 2011 ore 17, ingresso gratuito
testo/musica
Domenico Scarlatti (1685–1757)
Stabat Mater
Johann Sebastian Bach (1685–1750)
- Jesu, meine Freude (Gesù, mia gioia), BWV 227
- Lobet den Herrn alle Heiden (Lodate il Signore, popoli tutti), BWV 230
Coro da camera di Varese
Gabriele Conti, direttore
Marco Dell’Acqua, violoncello
Emiliano Renzelli, contrabasso
Emanuele Vianelli, organo
Due diversi approcci musicali di tematiche religiose verso il 1720 nel Nord e nel Sud dell’Europa. A Lipsia Bach scrive nel 1723 dei mottetti in austero stile a cappella oramai in desuetudine in cui convivono la ricerca contrappuntistica e l'uso del corale protestante, determinando uno stile estremamente raccolto e spirituale. Alla base testuale vi è la Scrittura. In Lobet den Herrn il Salmo 116 e in Jesu, meine Freude alcuni versetti della lettera ai Romani di San Paolo alternati con le strofe del corale di Johan Frank (1653). Domenico Scarlatti per scrivere il suo capolavoro vocale si rifà alla sequenza medievale dello Stabat Mater, elaborazione drammatica del dolore dalla Madre di Gesù associata alla passione del Figlio e vicina a lui innalzato sulla croce. Singolare opera del 1719 del periodo romano per 10 voci e continuo di grande efficacia emozionale tuttavia realizzata con raffinate espressioni che vanno dai robusti accenti armonici al tenero disegno melodico di molti passaggi. Rispetto ad altre note realizzazioni barocche dello Stabat Mater, la visione di Scarlatti è più oscura e meditativa, più vicina al testo in modo quasi madrigalesco.