Anatrini Alessandro

Centro Culturale San Fedele 2010 - 2013 
Anatrini Alessandro (1983)

(Foto di Paride Galeone)
Ha studiato violino, prima di dedicarsi agli studi composizione al Conservatorio di Bologna e di direzione d’orchestra al Conservatorio di Vienna; parallelamente si è laureto in pedagogia della musica e in musicologia presso l’Università di Bologna. A partire dal 2008 collabora con il centro Tempo Reale di Firenze, approfondendo lo studio dell’acustica e della musica elettronica; proprio attraverso questa esperienza ha iniziato a svilupparsi il suo interesse nei confronti del sound design e delle installazioni sonore. Nel 2009 fonda, insieme a musicisti del Teatro Comunale di Bologna e del Conservatorio l’Associazione-Ensemble Concordanze con l’intento di mettere in comunicazione universi distanti tra loro e offrire concerti in luoghi di rilevanza sociale quali ospedali, carceri e scuole d’italiano per migranti; associazione con la quale svolge attività di direttore, compositore ed organizzatore. Al cento del pensiero compositivo di Alessandro Anatrini vi è l’idea che la musica oggi debba riscoprire la sua vocazione narrativa, attraverso l’utilizzo di immagini sonore capaci di suscitare pensiero in chi ascolta; come egli stesso afferma “nella mia musica l’indagine sul parametro armonico si coniuga organicamente con una più consapevole sensibilità verso la vita formale delle immagini musicali, il tempo torna ad essere elemento attivo non più polverizzato...Attraverso l’immissione di nuove immagini si vuole stimolare la capacità metaforica che rende ogni oggetto percepito come ombra di un altro”. La riflessione sul concetto di tempo diviene, in questo modo, strettamente legata al lavoro sulla percezione: attraverso differenti modalità di scrittura vengono così creati diversi luoghi di ascolto, quasi punti di osservazione su di uno stesso oggetto sonoro, che permettono da un lato di avvicinarsi “come per mezzo di una lente di ingrandimento, a una dimensione sonora estremamente dettagliata, dove anche il tempo risulta inevitabilmente dilatato...dall’altro ci si può allontanare a tal punto da rendere l’immagine del suono-strumento un ricordo flebile e lontano, dove ciò che viene percepito è il dispiegarsi dell’arcata formale nel suo insieme”.

SINTESI PRESENTAZIONE PERSONALE
Nella mia musica l'indagine sul parametro armonico si coniuga organicamente con una più
consapevole sensibilità verso la vita formale delle immagini musicali; il tempo torna ad essere
elemento attivo non più polverizzato, frantumato, disperso, bensì come ritrovato.
Attraverso l'immissione di nuove immagini si vuole stimolare la capacità metaforica che rende ogni
oggetto percepito come ombra di un altro; significa, in altre parole, dargli quella linfa vitale che gli
permette la libera associazione, l'immediato accostamento ed il lampo dell'intuizione da un lato, ma
anche il rallentamento del ritmo nella contemplazione del singolo oggetto, del singolo respiro, della
vibrazione.
Nei miei brani realizzati dopo “Coi piedi saldamente poggiati sulle nuvole” mi focalizzo ancora di
più sul concetto di tempo, ovvero sulla sua percezione; ciò che mi interessa è il fatto che diverse
modalità di scrittura acquisiscano di volta in volta una diversa plasticità in relazione al diverso
punto di osservazione, quasi che ognuno di essi ne permetta una visione-ascolto a differenti livelli.
Da un lato possiamo immaginare di avvicinarci, come per mezzo di una lente di ingrandimento, a
una dimensione sonora estremamente dettagliata, dove anche il tempo risulta inevitabilmente
dilatato; essa è il risultato dell'esplorazione di quel repertorio di vibrazioni sature, grezze,
materiche che provengono dal territorio di scarto che si è creato tra la pratica strumentale nel
corso dei secoli e le possibilità fisiche del corpo-strumento. Dall'altro lato ci si può allontanare a
tal punto da rendere l'immagine del suono-strumento un ricordo flebile, lontano, dove ciò che
viene percepito è, invece del dettaglio, il dispiegarsi dell'arcata formale nel suo insieme.

Parole Chiave
Giovani Artisti
Musica