Vito Zuraj (1979) Selezionato per il secondo anno
Ha iniziato, incoraggiato dai consigli del padre, a ricercare un personale linguaggio musicale prima ancora di intraprendere gli studi di composizione alla Music Academy di Ljubljana. In seguito ha proseguito gli studi in Germania, a Dresda e successivamente a Karlsruhe dove si è perfezionto con Wolfgang Rihm. Come afferma Vito Zuraj “l’incontro con un compositore così importante può rappresentare un pericolo per uno studente che decida di adottare lo stile del suo insegnante. Wolfgang Rihm non si aspetta questo dai suoi studenti, fornendo, durante le lezioni, partiture e registrazioni dei più diversi compositori contemporanei, in modo da presentare un largo spettro di stili musicali”. Sempre in Germania Vito Zuraj ha potuto entrare in contatto con le realtà musicali di Donauerschingen e Darmstadt, dove ha incontrato Brian Ferneyhough. Particolarmente interessato alla scrittura orchestrale ha avuto modo di collaborare con diverse orchestre tra cui la Slovenian Philharmonics e la Deutsche Radio Philharmonie: l’insieme di queste esperienze è stato di fondamentale importanza nella formazione del suo pensiero compositivo. Un altro aspetto particolarmente significativo del suo lavoro è rappresentato dalla ricerca nel campo della musica elettronica, che lo ha portato a sviluppare propri algoritmi applicati a composizioni elettroniche e strumentali, mettendo alla prova i risultati di queste ricerche presso l’ExperimentalStudio SWR Freiburg. L’incontro con gli interpreti è, inoltre, uno degli elementi di partenza nel percorso intrapreso da Vito Zuraj, attraverso anche la collaborazione con l’Ensemble Modern, con cui ha potuto collaborare nel corso dell’International Ensemble Modern Academy.
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zuraj vitoPRESENTAZIONE OPERA
The chamber piece Deuce was the first of my series of pieces with tennis-titles. Tennis is my great passion - second only to composition. With the following tennis-work - Crosscourt - my cooperation with Ensemble Modern began. Subsequently I started the composition study at the International Ensemble Modern Academy (IEMA) - certainly a defining point in my artistic
career. Being in close contact with excellent interpreters of contemporary music for one whole year I learned many new works, woriking with ensemble, improved my composition skills and productivity. A year before I got a commission by Deutsche Radio Philharmonie for a new symphonic work which led to one of my two symphonic premieres in 2010 - the other one at Acanthes 2010 in Metz. Those two works combined with other pieces I was working on in 2010 (mainly for IEMA) and the aforementioned pieces from 2008 form MAXPLY for varied instrumental forces, ca. 70 minutes long cycle of works. My next goal is to compose one long musical mouvement in similar length - musical theatre for voice, ensemble and electronics.